La Bella Estate prende in prestito un titolo di Cesare Pavese e lo trasforma nell’occasione straordinaria, donata alla città di Avellino, di vivere una stagione dedicata alla condivisione della cultura riappropriandosi di un luogo che fino agli anni ottanta era dedicato alla prigionia, ovvero il Carcere Borbonico.
Mephite Edizioni e il Godot Art Bistrot, con la collaborazione della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, trasformano il giardino degli odori e le sale attigue in contenitori di libertà e di bellezza per un programma ricchissimo che propone musica dal vivo, presentazioni di libri, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, mostre ed esposizioni per oltre cinquanta giorni.
L’avventura iniziata ieri ha proposto l’inaugurazione di due Mostre: I volti di Ming, che fino all’undici luglio raccoglie l’intensità degli sguardi magnetici dei ritratti di Fabio Mingarelli e Il mondo matto di Atak, mostra a cura dell’ACIT (Associazione Culturale Italo Tedesca) di Avellino in collaborazione col Goethe Institut Italien. Si è svolto anche il primo appuntamento con Letture dal Carcere, iniziativa che con gli interventi di Mario de Prospo lascia spazio agli autori di Mephite che intendono leggere in pubblico spezzoni dei loro stessi lavori.
Il 7 luglio inizierà Evasioni Sonore, uno spazio magico dedicato alla musica.
Fra gli artisti incontrati: Musica da Cucina, Gareth Dickson, Cheval Sombre, Cabeki, Grimoon e Margareth, Maybe I’m, Hysm?, Putan Club, Paolo Benvegnù.
Ospite anche l’associazione Libera.
Il Carcere Borbonico
Mostre
Letture dal Carcere
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