Disorder: Day 1

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Dopo un anno di attesa ritorna il Disorder in forma smagliante per deliziarci dal 19 al 22 agosto. La quarta edizione ci trova riuniti ancora una volta nella splendida cornice dell’Arena Sant’Antonio di Eboli, la nostra postazione è accanto al palco, zona dedicata alla stampa. Video-proiezioni e mostre, Swap party (mercatino dei vestiti usati) a cura di Dada Lab, banchetti per le etichette indipendenti, campeggio attrezzato, musica dal vivo nella zona palco, presentazione di libri in prima serata e, per concludere, dj set nella zona “after”. Il tutto con un ingresso “up to you” a partire da 3 euro. Ho da subito l’impressione che quel che di buono è stato seminato negli anni precedenti inizi a germogliare.

Amleto de SilvaLa serata inizia con un ospite speciale: Amleto de Silva presenta il suo ultimo libro “La nobile arte di misurarsi la palla” (‘Round Midnight), in attesa dell’uscita del prossimo, “Stronzology”. Prima cosa da notare è che quando Amlo porta a spasso i suoi libri non ne fa una vera e propria presentazione: si parla di tutto, del blog, della vita e della stronzaggine, ma non dei suoi libri, il che trasforma quello che qualcuno può credere (sbagliandosi) essere un incontro letterario in una chiacchierata piacevole con il compagno di bevute dei nostri sogni. Come sempre Amlo non risparmia nessuno, spara a zero sul premio Strega, sulla “grande” editoria, scherza sulla politica e sulla sessualità. Ma tutto ciò che sembra un susseguirsi di aneddoti, battute e frecciate in realtà ha poco di scherzoso e in me crea quel sorriso (divertito ma) decisamente amaro.

 

Sweet Jane and ClaireSubito dopo inizia il concerto degli Sweet Jane and Claire, uno dei quattro gruppi vincitori del contest indetto dal Disorder. Con loro Nasov, Parkwave e Montag inaugurano ognuno una serata del Festival esibendosi in apertura. “Sticky Caramel Mind” è il disco di debutto del quartetto composto da Luca Zotti (chitarre/synth/noise), Rocco Pedicini (batteria), Giulio Izzo (basso) e Luigi Mercurio (chitarre), musicisti della provincia di Benevento con alle spalle un percorso iniziato nel 2012. Assorbendo ogni tipo di stimolo, senza limiti di genere, mischiano elementi come il pop, l’indierock di provenienza anglosassone e la psichedelia alla ricerca di una propria formula. Ci convincono subito, hanno meritato a pieni voti il loro posto sul palco!

Maybe I'mSeguono i Maybe I’m & Bwa Kayiman in assemblea, ovvero Nando e Antonio dei Maybe I’m con un ensemble composto da Antonio Di Filippo (sassofoni), Anacleto Vitolo (elettronica) e Cazzurillo, corista pazza e ipercolorata. Un concerto fantastico che ha messo in risalto le caratteristiche principali del duo. A chi ancora non li conosce va detto che i “Maybe I’m…” nascono nel 2007, inizialmente come un progetto solista. La demo “Satan’s holding a little room for me…” esce per la free-net label Recycled Music e permette a Nando Farro di iniziare una serie di concerti senza una line-up fissa. Tra i musicisti che lo accompagnano c’è il batterista-percussionista Antonio Marino, che resterà in pianta stabile. Nel 2009 iniziano le registrazioni di “We must stop you”, che vede poi la luce l’anno successivo per la Jestrai, etichetta con la quale collaborano anche per i dischi successivi. A Marzo 2012 esce “Homeless ginga”, registrato in sala prove, in presa diretta. Un disco avvincente a cui segue un tour di oltre 70 concerti in giro per l’Italia. Nel frattempo i Maybe I’m registrano assieme ai Bokassà, trio afro-punk pugliese, uno split (o meglio una fusione tra i due progetti) in sette pollici di vinile giallo dal titolo “Paraponziponzipò”, co-prodotto da varie etichette tra cui la stessa Jestrai, Hysm, Lepers Produtcions e La fine. Il 14 Marzo 2014 esce “Bwa Kayiman”, di cui è attualmente in corso il relativo tour. Per saperne di più cliccate qui.

MombuOra tocca agli headliner: i MOMBU da Roma, a cui bastano un sassofono baritono e una batteria per distruggere tutto. Antonio Zitarelli dei Neo e Luca Mai degli ZU propongono una fusione tra jazz-core e influenze africane. “La musica è il nostro linguaggio, è così che ci esprimiamo” raccontano ai nostri microfoni. “Niger” segue Mombu e Zombie (rivisitazione di Mombu), è un lavoro registrato in poco tempo, ma senza lasciare nulla al caso. Viene fuori la presenza dell’elemento tribale, in un afro-grind da riti vodoo. Chi se li è persi può recuperare stasera raggiungendo il Ynot di Avellino (qui l’evento) che li ospiterà per una serata dalle forti vibrazioni! Prossimamente un nuovo disco e il ritorno degli Spaccamombu…

Mombu – Intervista

Estratto dei  LIVE

In chiusura i dj set a cura di Luca Gambetta e La Fine nell’ “Altrarea” da mezzanotte in poi ci hanno permesso di ballare sulle note dei New Order, dei Crystal Castles e di tanti altri.
Stasera si prosegue con Gli Amanti, Clothes, Nasov, il dj set di Frizzy Pazzy, il vj set di Arnold e la presentazione di Katana, libro del musicista Fabrizio Coppola. Come with us, stay tuned!



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