Quattro anni di Cometa Rossa

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Un documentario racconta Radio Cometa Rossa e la realtà culturale campana degli ultimi quattro anni.

radUn’avventura paragonabile a una vera e propria storia d’amore. Abbiamo seguito le tracce della musica indipendente col desiderio di raccogliere (in video, foto, podcast e reportage) le testimonianze di un’epoca di cambiamento culturale, adoperato da chi si impegna quotidianamente a proporre musica di qualità e tanto altro, con una buona dose di rischi e sacrifici dovuti all’assenza delle istituzioni ma con il supporto spontaneo di un pubblico interessato che, per fortuna, è sempre crescente.

Il 16 marzo, al Ynot, Radio Cometa Rossa ha festeggiato il suo quarto compleanno nella cornice eccezionale di Unity, il festival organizzato da Godot e Ynot che è iniziato domenica 13 marzo e si è concluso ieri, proponendo Fogbound, Ottone Pesante, Dan Stuart e Antonio Gramentieri, Sarah Carlier e Arrington De Dioniso.

La festa di mercoledì scorso, un’occasione per incontrare vecchi e nuovi amici, ha visto per protagonisti la new wave anni ’80 della selezione di Television Man, accompagnata dai visual di Yellow Mango, e la proiezione del teaser di un documentario “in itinere” girato da un giovanissimo studente dell’Accademia delle Belle Arti, Ivan Mazzone. La sua opera è incentrata sul cambiamento della nostra città visto attraverso gli occhi di Radio Cometa Rossa.

Rivivendo i momenti salienti della storia del nostro progetto multimediale -che porta il nome di una famosa canzone degli Area- il teaser, in anteprima su Orticalab, ci cala nell’atmosfera magica del Rainy Days e ci porta fino a Eboli per il festival Disorder, passando per i “live in scatola” del Buatt e per le “kitchen sessions” fatte in casa.

Gli inizi hanno visto la nascita di un esperimento fatto di dirette con ospiti e viaggi interstellari ma andando avanti la nostra radio è diventata “vagabonda” e ha iniziato un lungo tour alla ricerca di festival e iniziative culturali sparsi per l’Italia, producendo una vasta documentazione audiovisiva archiviata volta per volta, per mezzo di un lavoro costante e accurato a cui si aggiungono episodi di direzione artistica, organizzazione di concerti e presentazioni di libri, produzione di videoclip e documentari. Un impegno che tende a valorizzare locali e associazioni e che converge quindi in un lavoro di gruppo.

Con la missione di dare voce e spazio ad artisti nascosti o di dare una lettura inedita agli eventi, Cometa Rossa ha il sogno di ricalcare le orme del suo spirito guida Alan Lomax, un etnomusicologo i cui viaggi lo portarono a raccogliere materiali sonori in tutto il mondo.



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