Disorder 2015 – Day IV

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Il quarto e ultimo giorno del Disorder 2015 vince sul pericolo pioggia che ha minacciato il normale svolgimento della serata conclusiva.Lercio Il festival di Macrostudio ha presentato ai suoi ospiti, nell’appuntamento dedicato all’editoria, parte della redazione di Lercio, sito ormai famoso per i suoi articoli falsi dai titoli esilaranti, redatti a scopo umoristico e satirico.
Inizialmente prese per vere e diffuse con velocità eccezionale, le notizie di Lercio sono lette e conosciute in tutta Italia. Spesso partono da fatti realmente accaduti per dimostrare che spesso la fantasia diventa credibile quando anche la realtà prende delle pieghe fantasmagoriche.

La sezione Videotape, presentata da me ogni sera, sul palco dell’arena alle 23:00 circa, si è incentrata stavolta sul collettivo di architetti Amor Vacui – Pretesti di Architettura. Oltre alla progettazione, il gruppo campano si occupa di curatela e comunicazione di architettura.
Sin dal 2012 Rosa Sessa, Marzio Di Pace e Claudia Palumbo si sono interessati a come forme narrative diverse potessero essere messe a disposizione dell’architettura, in modo da comunicare questa disciplina anche ai non addetti ai lavori. I tre video presentati al festival riassumono bene la poliedricità dei lavori di cui Amor Vacui Studio si occupa con impegno e ingegno. Domenica 23 a San Mauro Cilento (SA) verrà inaugurata una piazza realizzata da loro con l’aiuto dei bambini del paese.

Flowers and ParaffinLa prima band della serata, vincitrice del Contest che ogni anno propone band emergenti scelte da una accorta giuria, è quella dei Flowers and Paraffin di Montoro. Gerardo Ricci (Chitarra), Giovanni Bianchino (Voce), Antonio De Vita (Synth), Francesco De Vita (Batteria) e Alessandro Napoli (Basso) hanno inciso al Kasatié di Daniele Amoresano (Healthy God) il loro ep “Caduta” per l’etichetta La Fine. La copertina è di Manuele Altieri, grafico e editore. La band suonerà domenica 30 per Transmission con i Bidons e i Flying Vaginas all’ ex casetta cut up, a Bracigliano.

 

Good FalafelSeguono i Good Falafel da Palermo. Della formazione originaria non è rimasto nessuno: adesso la band è formata da Laura, Vincenzo e Salvatore. Pubblicano nel Gennaio 2014 per Qanat Records (con distribuzione Good Fellas) un ep omonimo, contenente quattro brani e due remix (di Stop&Play e DrLR). Dal 2012 collaborano col visual artist 3112HTM, che ne cura l’estetica, ha prodotto le grafiche dell’ EP e i due video ufficiali “Dark Light” e “Fake Fields and the Beautiful Lies”. Le influenze della new wave e del synth pop anni ’80 incontrano le sonorità nordeuropee e dream pop. Dal vivo ci hanno convinti parecchio.

 

WrongonyouWrongonyou è lo pseudonimo di Marco Zitelli, giovane musicista romano, classe 1990. Innamoratosi del folk e di tutta la discografia di Justin Vernon, comincia a scrivere brani intorno al 2013 e a pubblicarli sul suo profilo soundcloud. I brani arrivano alle orecchie del professore di Sound Technology dell’Università di Oxford il quale lo invita a registrare quattro brani nei recording studios dell’università, gli stessi dove nel ’91 gli Shinding, oggi conosciuti come Radiohead, registrarono Manic Hedgehog. Lì nasce “Hands”, la prima demo che gli permetterà di fare tanti nuovi concerti e di condividere il palco con Lee Ranaldo dei Sonic Youth. A inizio 2013 la band pubblica l’EP autoprodotto “As Usual”, da cui viene estratto il videoclip “Man” realizzato dalla regista statunitense Adeliza Backaspace. Poi, dopo il singolo “Killer”, arriva il turno di “Rodeo” che nasce da una sorta di illuminazione (…) guardando Dallas Buyer Club, anche se il brano poi parla di tutt’altro. Il protagonista è un ragazzo del south degli US appassionato di rodeo, spinto dalla coscienza a pensare che lo sfruttamento di un animale sia una cosa sbagliata. Il loro è un bel misto di folk e alt-rock, in equilibrio tra il melodico e l’elettronico.
Ecco a voi un estratto del live al Disorder.

 

AmycanbeGli ultimi ad esibirsi sono i romagnoli Amycanbe, pezzo forte della scena indipendente italiana. La loro spiccata personalità e la voce incantevole di Francesca danno luogo a una musica intima con venature trip hop, minimale eppure elaborata. Francesca Amati suona nei Comaneci con Glauco Salvo e attualmente forma gli Amycanbe con Mattia Mercuriali, Marco Trinchillo e Mattia “Matta” Dallara. Un primo ep autoprodotto,”Yellow Suit”, e poi il debutto con “Being A Grown-Up Sure Is Complicated” (prodotto da Mario Thaler nel 2007). Dopo tre anni di intensa attività live in Italia e all’estero, esce l’ep “The World Is Round”, ispirato a una favola di Gertrude Stein. Nel tardo 2011 esce il secondo album “Mountain Whales” che vede l’arrivo nella band di Glauco. Nel 2014 la formazione si riduce nuovamente e vi entra Mattia Dallara, che è anche produttore della band.
Il loro terzo album “Wolf” è uscito quest’anno con undici brani stupendi e una grafica che invita al capovolgimento del titolo in “Flow”.

Il loro è uno dei live migliori del festival che si è concluso, in altrarea (spazio dedicato all’editoria e all’after) con i Dj set di Bob Vito e di Cauboy.
In attesa del prossimo anno incontreremo i ragazzi di Macrostudio all’evento invernale AMEN.
E noi già non vediamo l’ora!

Foto, video e audio di Alessandro Farese
Reportage e interviste di Claudia D’Aliasi.
Un ringraziamento speciale a Adriana NigroMacrostudio, Buatt e Piccola Ospitalità.

Radio Cometa Rossa ha seguito in pianta stabile i quattro giorni del Disorder.
Qui il link al primo report;
Qui il racconto del secondo giorno;
Qui del terzo.



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