8 Marzo: Due Anni di Cometa

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Oggi è il secondo compleanno della Cometa ma vogliamo festeggiarlo con voi questo sabato 8 marzo al Godot Art Bistrot con un evento speciale.

locandinaLo scorso cinque marzo abbiamo festeggiato il primo compleanno della Radio con Luca Di Maio e Francesco Bordo, due cantautori dalla spiccata sensibilità artistica, e con un frizzante Lelluccio Mr.Orange ad aprire la serata.
Stavolta, per celebrare il secondo anno di attività della piccola radio libera e incandescente, ospiteremo, questo sabato 8 marzo al Godot Art Bistrot di Avellino, i Sunneva e gli Sugar Airplants, due gruppi indipendenti campani. In chiusura di serata Mirko e Pio della Marialonga Records ci delizieranno con una selezione di dischi unica e imperdibile! Ci teniamo a sottolineare che la vostra presenza per noi è importante ed è il motore che ci spinge a continuare il nostro lavoro di ricerca e testimonianza.
Durante la serata saranno annunciati i finalisti del nostro contest su cassetta.

Ecco l’intervista integrale che ci ha fatto Margherita D’Andrea per l’occasione:

365 giorni moltiplicato per due, decine di migliaia di minuti scanditi in home page (cometarossa.org), la cometa invece di scomparire sembra essersi stabilita su Marte, il longevo pianeta rosso. Come vi sentite, con due anni di musica e non solo, sulle spalle?

Alessandro: Stanchi ma sempre più motivati a proseguire il nostro lavoro, fatto di ricerca, di raccolta di frammenti audio e video, con un’attenzione particolare alla realtà indipendente o comunque nascosta sia musicale che non.

Claudia: Per la città di Avellino passano gruppi musicali esteri ma anche italiani che in genere non trovano posto su emittenti radiofoniche tradizionali, e così abbiamo deciso di dare loro spazio e possibilità di esprimersi in totale libertà e senza censure. Ma sulla cometa trovano spazio anche band locali che provano in garage, il teatro indipendente, i caffè filosofici del Godot organizzati da Leonardo Festa. E’ una missione che ci coinvolge quotidianamente e ne andiamo orgogliosi.

Qual è stata la parte più bella del “viaggio”?

Claudia: Ricordo con piacere le dirette organizzate in casa con vari ospiti che hanno suonato dal vivo e il concerto che abbiamo organizzato lo scorso 29 dicembre al Teatro 99 Posti di Mercogliano con i Grammophone e gli Epo. Per noi è stato davvero emozionante sia per la bellezza espressa dai gruppi che per il calore dimostratoci dal pubblico.

Alessandro: Premettendo che restiamo stupiti da ogni avventura nuova e dall’affetto dimostratoci da ogni nuovo ascoltatore, ci tengo a sottolineare l’importanza che per noi riveste il partecipare agli eventi in città e fuori. In due anni abbiamo supportato con il nostro lavoro di reportage, testimonianza e diffusione, in diretta o in differita, festival e rassegne come La bella estate, Chiediasilo, Elementi, Sorbo Beat, Disorder e Trepiazze.

L’otto marzo festeggiate il vostro secondo compleanno (che in realtà è il 5), dove e con chi?

Alessandro: Il primo anno della Cometa lo abbiamo festeggiato con Luca Di Maio e Francesco Bordo, due cantautori napoletani, e con l’avellinese Mr.Orange che ci ha divertiti con una performance di cantautorato punk. Stavolta, per celebrare il secondo compleanno, sempre al Godot Art Birstot che ci offre spesso spazio e supporto, inviteremo i Sunneva e gli Sugar Airplants, due gruppi indipendenti campani che ci delizieranno con le loro sonorità ricercate. In chiusura di serata Mirko e Pio della Marialonga Records si dedicheranno alla selezione dei dischi in un dj set imperdibile.

Claudia: Vorrei spendere due parole per presentare i gruppi che abbiamo scelto di chiamare, specificando che il nostro intento è quello di far conoscere ai nostri concittadini, il più possibile, le offerte artistiche di band indipendenti a noi vicine ma spesso sconosciute. Non disdegniamo la realtà musicale avellinese che trova spazio sulle pagine della cometa in modo puntuale e per fortuna altrettanto sui palchi cittadini.
I Sunneva sono nati da poco, il loro disco “We are trees” è uscito lo scorso dicembre ed è un piccolo capolavoro fatto di delicata poesia e atmosfere nordiche. E’ possibile ascoltare i loro brani sulla loro pagina bandcamp. Gli Sugar Airplants si dedicano alla ricerca di sonorità anni ’70, scavando nel passato psichedelico inglese e americano. Hanno partecipato con successo a diversi contest per band emergenti, tra cui L’emergenza Festival, raccogliendo ottimi risultati.

Cosa vi riserva il futuro, avete progetti?

Claudia: Come sempre tenderemo a dare attenzione sia al locale che alle realtà più lontane. Non vogliamo essere una radio di nicchia, vogliamo soltanto far capire a chi ci ascolta che è inutile essere campanilisti quando ormai i limiti geografici sono sempre più labili. Anche se ci piace girare per i locali, soprattutto il Godot e il Ynot, ma anche per quelli fuori città, ci tengo a dire che la nostra non è una radio da salotto o da club e che, anche quando non siamo in giro, lavoriamo tanto. Magari aggiustiamo dei file audio (per noi la qualità delle nostre registrazioni è fondamentale), scegliamo delle foto, scriviamo… in pratica non ci fermiamo mai. Non ci interessano gli eventi mondani.

Alessandro: La nostra radio non è come le altre: davanti ai limiti posti dalla mancanza di mezzi abbiamo inventato una nuova forma di comunicazione. In due anni abbiamo creato un archivio di 242 schede (non li chiamiamo articoli perché il nostro non è un giornale, sarebbe più giusto chiamarli post, ma come termine è riduttivo). Ognuna di esse, con contenuti multimediali, è dedicata ad un artista, che sia musicista, scrittore, attore, ecc… Tutte le interviste, le registrazioni e le foto sono di nostra produzione, non mandiamo musica a rotazione e non abbiamo un palinsesto, ma solo contenuti in podcast di approfondimento. Abbiamo collezionato 28 mila ascolti, non pochi! Il numero di collaboratori si allarga man mano che andiamo avanti e un giorno ci piacerebbe creare una redazione “fisica”, chissà quando…

Claudia: Purtroppo l’assenza di fondi (Radio Cometa Rossa è autofinanziata) non ci permette di sognare progetti onerosi. Siamo spinti solo dalla passione, dalla voglia di fare e da chi ci ascolta. In un futuro non tanto remoto pensiamo di organizzare un crowdfunding, una raccolta di fondi, per finanziare una rassegna tutta nostra o per acquistare del materiale tecnico fondamentale per poter andare avanti. Al più presto provvederemo con l’inserimento del tasto dedicato alle libere donazioni, non si sa mai…

“La Cometa Rossa è il più grande archivio del pianeta” Alan Lomax, in “Storia e riscrittura di una Radio nello Spazio”, New York, Public & Disingage, 1958 (Il video del Mago di Ozz).

l’articolo di Orticalab

l’articolo de Il Ciriaco

articolo ottopagine

 

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