Gli amici di Georgia di Arthur Penn, l’ultimo film della rassegna cinematografica de “gli spostati”, lascia la sala del Godot carica di tensione emotiva e prepara il pubblico all’inizio del concerto.
Una fioca luce rossa illumina la sagoma di Mr Milk, il resto è in ombra. Si intravedono appesi al muro i suoi disegni, in vendita per finanziare il suo eroico progetto “uomo in mare tour” che lo porterà a suonare nei porti italiani come un vagabondo delle acque. La voce di Milk sembra proprio una lampara in mezzo al mare, accarezza le onde al largo.
Gli applausi partono timidi, quasi per paura di spezzare quell’intimità, quel sussurro. Delicatezza ma anche amarezza di qualcosa che ti resta addosso, come la salsedine a ricordare al marinaio tutte le sue avventure passate.
La musica di Mr Milk è essenziale, scarnificata come un osso di seppia, in essa nulla è superfluo: voce e chitarra riempiono l’aria, non c’è spazio per altro.

Mr.Milk LIVE
httpv://youtu.be/mCwtGCeg09s

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