Christian Urgese è un fumettista torinese, classe 1975. Disegnare per lui è un istinto, qualcosa di innato. “L’arte di ognuno è ciò in cui si riversa la passione di una vita”, dice. Come non essere d’accordo?
Christian ha deciso di realizzare un disegno per Radio Cometa Rossa, ispirato dall’articolo dedicato a Carla Bozulich. Carla, magicamente, si ritrova a cantare circondata da Lydia Lunch, Willie Nelson, Billie Holiday e Edith Piaf, in una performance corale che vince la linearità del tempo. Il tutto percorrendo una strada che, in quel determinato frammento, assomiglia ad una via di Avellino (sulla sinistra vi è un edificio che, forse casualmente, ci ricorda l’Eliseo…). In realtà è New York (luogo d’origine di Carla) che, in modo surreale, è avvicinata a Hollywood, il simbolo delle stelle immortali per eccellenza. Questo concept ci ha colpiti e un po’ anche commossi perché, attraverso l’immaginazione dell’artista e il potere evocativo delle immagini, ci sentiamo catapultati al centro del mondo, dove tutto può accadere e spesso tutto accade.
“A meno di 10 anni – ci racconta Christian – iniziai ad appassionarmi al disegno, in particolare dei fumetti, senza pretese, e in seguito, pur avendo studiato ingegneria, questa passione che credevo secondaria non è mai svanita del tutto. L’ho riscoperta definitivamente nel 2009. Ho partecipato a qualche concorso di fumetto, mi sono classificato secondo al “Four Steps in the Comics 2014″ e ora scrivo soggetti, sceneggiature e la mia ambizione è illustrare le mie storie. Una di queste (scelta dal grandissimo Vittorio Giardino e dallo stesso incoraggiato a portarla a termine) l’ho autoprodotta e pubblicata in modo indipendente, mentre un’altra è sulla stessa strada, in via di realizzazione”.
I maestri che lo hanno ispirato sono, appunto, Giardino ma anche Toppi, Manara, Liberatore, Buzzelli, Breccia, Hergé e ovviamente Pazienza. “Ultimamente ho conosciuto anche il lavoro di Sicomoro, maestro di fine cesello anche nella resa dei personaggi, e di Fior, di cui amo l’originalità e la leggerezza. Sicuramente sto tralasciando decine di disegnatori meravigliosi che non posso non apprezzare, come Villa, Dell’Agnol, Brindisi, Zaghi, Pellerin, Raimondo, E.G. Seijas… Non finirei mai di elencarli, anche per questa vastità di generi, di rese grafiche e di mondi inventati il fumetto è un medium unico e insostituibile!”.
C.D.
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