“Music is the only addiction,
abstract sound is a concreteness desire”
Lo scorso venerdì 2 gennaio il Ynot Bar di Corso Vittorio Emanuele ha inaugurato la sua stagione 2015 con un evento speciale: la presentazione della prima release tangibile dell’etichetta Manyfeetunder che, proprio in questa occasione, festeggia i suoi due anni di attività. Dalla diffusione online con la “home made net label” adesso tocca a “FRACTURE” di Av-K inaugurare la prima produzione fisica dell’etichetta irpina che ha già sfornato in digitale 60 releases in soli due anni grazie a “un progetto di produzione musicale che fonde elementi della musica ambient e sperimentazioni elettro acustiche con incursioni noise e improvvisazioni sonore con una particolare attenzione al suono più che al metodo compositivo”. Per l’occasione si sono esibiti Akamoi, Erroriinpartitura, UHVA e per ultimo proprio Av-K, nick name di Anacleto Vitolo, regalandoci una serata straordinaria.
Due anni fa Vincenzo Nava fondava Manyfeetunder homemadelabel che nasceva con lo scopo di costituire una rete di musicisti in modo gratuito, con Ep piuttosto brevi solo in forma digitale che hanno dato (e continuano a dare) loro un modo per mettersi alla prova e per farsi conoscere.
Alla fine del 2014 Manyfeetunder è diventato un vero e proprio collettivo che unisce le idee, le forze e l’entusiasmo di persone come Vincenzo Nava, Forlai (con cui ha creato gli UHVA), Mariachiara Nazzaro, Anacleto Vitolo, Andrea Maioli, Alessandro Vitale e Alberto Parziale. Ognuno dona il suo contributo ad un sogno che cresce e che ormai è diventato realtà con la prima pubblicazione di Manyfeetunder/Concrete, dando il giusto seguito al percorso precedentemente avviato. Attendevamo questo momento con ansia, noi che abbiamo visto giorno dopo giorno moltiplicarsi gli artisti prodotti. Tracciando una mappa (realmente visionabile sul sito http://www.manyfeetunder.eu/ ) è facile capire che Manyfeetunder non è una semplice etichetta locale ma è un progetto di respiro internazionale. Fra i nomi appare anche quello di Aidan Baker, artista canadese di base a Berlino che con gli “Andagainandagain” ha registrato un live a Sofia chiedendo di aderire alla net label proprio con questo concerto. Muoversi al buio, al riparo dai riflettori, per kilometri sotto terra… ma soprattutto andare lontano, senza dimenticarsi da dove si è partiti: questo ci dice la realizzazione della versione “Concrete” dell’etichetta con cd in versione limitata, sfruttando il doppio significato di concreto: da un lato il tangibile e dall’altro che faccia riferimento alla musica concreta, quella che rifiuta l’idea di astrazione dovuta alle note e all’armonia. “Tutti oggi fanno musica concreta – mi racconta Vincenzo – nel senso che molti ormai rifiutano il metodo, alla ricerca di un modo di esprimersi fuori dagli schemi precostituiti”. Quando gli chiedo se ha qualcuno da ringraziare mi dice: “il collettivo, l’associazione Magnitudo che mi ha spronato tantissimo e chi ci supporta”.
A febbraio la prossima release “Concrete” è con Gianluca Favaron, ma le sorprese non finiscono qui: grazie ad una collaborazione nata con il canale youtube “I piedi su” Manyfeetunder ci darà l’occasione di vedere live set registrati a porte chiuse, come ad esempio questo con Anacleto Vitolo. “I piedi su” andrà in cerca di artisti in tutta Italia per renderci partecipi in modo diretto di tante belle scoperte. Le sue lenti cattureranno le performance di differenti esperienze estetiche e musicali che hanno come denominatori comuni la qualità e le energie della scena sperimentale e contemporanea.
C.D.
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