Alessio Lega

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Alessio Lega“Vogliamo canzoni più amare”, non le canzoni d’amore artefatte, e nemmeno le solite ballate impegnate. Sentiamo la necessità di ascoltare la verità, quella che ci risuona dentro, che ci risvegli dal torpore. Capovolgendo una frase di Guccini Alessio Lega ci dice che la rivoluzione, così come accade nell’innamoramento, può cominciare da una canzone. Persone come Victor Jara non hanno cantato di libertà invano, rimettendoci la vita, e se non si tratta di una canzone è comunque il pensiero liberamente espresso e condiviso che ha la possibilità di mutare le cose: ai fratelli Scholl è bastato un volantino…
Ma il coraggio e il cambiamento non sono necessariamente sinonimi di sacrificio: bisogna affrontare la vita col sorriso, “difendendo l’allegria” come direbbe Mario Benedetti.
Per questo e per tanto altro risulterebbe riduttivo definirlo un cantautore. Alessio Lega è un poeta, un anarchico, un sognatore (un’anima bella davvero!), un uomo che ha deciso di caricarsi, con grande responsabilità, di un’eredità pesante ed ingombrante fatta di racconto e di voci dei grandi autori che lo hanno preceduto, da Brassens a Ferré, da Jannacci a De André. Ascoltarlo dal vivo è un’esperienza sempre toccante, la sua voce penetra in profondità e ti lascia denudato, spesso in lacrime perché risveglia le nostre ferite, accarezzando gli squarci inflitti all’Umanità. In modo diretto ma anche delicato, ci pone davanti a quadri colorati, a fumetti in cui si incontrano musica e immagini, “poesiecanzoni” in cui la lotta, i sentimenti e la memoria prendono il sopravvento. Dalle piccole cose quotidiane come “I Baci” o la scoperta della città in cui viviamo, si sofferma su vicende singolari e corali – di immigrati, stragi, operai e dissidenti – facendo incontrare la nostra Storia con le storie, donando alla parola “noi” quel significato di aggregazione che la solitudine fa a pezzetti.
Per il suo live al Godot Art Bistrot lo scorso 28 ottobre si è fatto accompagnare dalla sua band, attingendo da Resistenza E Amore fino ad arrivare all’ultimo disco, Mala Testa, in cui evoca tanti personaggi – da Errico Malatesta a Giacomo Matteotti, da Dino Frisullo a Sophie Scholl, da Spartaco a Icaro – attraverso i quali riviviamo il nostro passato in modo critico e attento. E dato che “La storia non la porta via la pioggia” continuiamo a viverla, e diventa presente.

Alessio Lega – Intervista

 

Alessio Lega LIVE

httpv://youtu.be/Yj_ygd9bR2I
Video di Massimo Caserta

scaletta:
– Intro del Sig.Godot
– Walk On The Wild Side (omaggio a Lou Reed)
– Cambalache
– Spartaco
– Hanno ammazzato il Mario in bicicletta
– Angelica matta
– Denti bianchi, pelle scura
– Frizullo
– Il Galeone
– Malatesta
– Straniero
– Dormi, dormi/I baci
– Matteotti
– Victor Jara
– Dall’ultima galleria
– Difendi l’allegria

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