Eroe post-moderno, eclettico, auto-ironico, decadente, vestito da monello, con il berretto calato sulla fronte e la sua inseparabile benda, lo vedo apparire davanti a me come Peter Pan mentre sfida il tempo per invitare il mondo a seguirlo nella sua favola. Momus è il dio dei satiri, degli scrittori, dei poeti, della censura. Ridicolizza la realtà che lo circonda e per questo viene cacciato dall’Olimpo. E direttamente dal monte degli dei finisce al Godot grazie a Luca Caserta e Francesco Leone.
La lunga carriera di Nicholas Currie lo ha portato a fare scelte impopolari e a creare diabolici innesti fra citazioni colte, elogi alla lussuria e all’ateismo, ironia sul cyber-voyerismo, indizi di cultura popolare, echi di Medioevo, sferzate di sinth anni ’80, parole cadenzate alla hip hop style che poi si abbandonano in caroselli retrò, e spesso strizzano l’occhio a geniacci come Bowie, Byrne e Gainsbourg. Il nostro satiro inscena un cabaret che unisce musica, performance e visual art, si accompagna con gesti, sembra rapito da un’euforia mistica, interagendo con le immagini proiettate sul muro, cantando su delle basi incredibilmente curate.
Il theremin di Gibbous Moon apre un concerto spiazzante, carico di emozioni e di teatralità, seguono The Homosexual, The Lady Of Shalott, Born To Be Adored, Good Morning World, My Gratest Mistake, I Want You But I Don’t Need You… poi arriva il turno di Giapponese a Roma, la canzone che scrisse per Kahimi Karie nel 1995, e una versione lisergica di Ashes To Ashes.
Infine, dopo aver incantato il pubblico con un live memorabile, si congeda e cade al suolo: come una vera divinità si sacrifica e diventa il capro espiatorio dell’Arte.
Momus – Intervista
Momus – LIVE
Setlist:
Gibbous Moon
Pinocchio
Ephebephobia
The Homosexual
The Lady of Shallott
Born to be Adored
Good Morning World
Widow Twanky
My Greatest Mistake
Bambi
Giapponese a Roma
Hypnoprism
I Want You, But I Don’t Need You
A Complete History of Sexual Jealousy (Parts 17-24)
Ashes to Ashes
The Vaudevillian
I am the astronaut
I am the silver girl
I am so strange and sweet
I’m from another world
I’ll pass you on the street
And then our eyes will meet
(Good Morning World)
Quest’opera di Radio Cometa Rossa è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lascia una risposta