OoopopoiooO // Elius Inferno & TMO al Rainy Days

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Diario di Bordo: Rainy Days – Giorno 2
Sabato 5 Dicembre 2015

OoopopoioooBisognerebbe imparare a suonare e poi dimenticare tutto per avere una libertà espressiva che si avvicini il più possibile a quella perfezione che solo la spontaneità dell’infanzia potrebbe dare. Picasso diceva che dipingere è per ciechi, e allora forse bisognerebbe disegnare la musica a occhi chiusi, lasciando fuori il mondo circostante. Elementi favolistici si mescolano con sperimentazione, musica classica, jazz, fantascienza, lasciando spazio a momenti gotici e ad altri più luminosi, in un universo ricco di voci, di personaggi, di instancabile creatività, per una composizione slegata da generi, da etichette, da confini.
Vincenzo Vasi e Valeria Sturba sono gli OoopopoiooO, virtuosi del theremin ma non solo: gli strumenti musicali (e anche le campanelle così come i giocattoli) costituiscono un tramite per raggiungere posti in cui nessuna orma di piede ha ancora calpestato il suolo. Il concerto è un allunaggio, su uno dei numerosi satelliti di Saturno, affascinante per novità e per stranezza, e i due piloti si divertono nel guidarci verso l’ignoto.


Ninna Nanna per John Merrick, Mandorle, Medusa, una fantastica versione dello Stabat Mater di Pergolesi sono tutti gioiellini che ritroviamo nel loro disco (il primo nonostante la loro lunga attività insieme) dal titolo omonimo, uscito per la Tremoloa records di Asso Stefana.
Inoltre al Museo Irpino per il Rainy Days abbiamo ascoltato la loro rivisitazione di Partida del grande Victor Jara, restando tutti incantati davanti alla magia che si fa realtà.

 

Elius Inferno & The Magic Octagram“Ognuno di noi porta in se stesso il cielo e l’inferno” diceva Oscar Wilde ne Il ritratto di Dorian Gray, e gli Elius Inferno & the Magic Octagram ne sanno qualcosa. La loro musica non è salvifica, non è purificatrice, ma è anzi un inno al piacere, un invito alla perdizione. Pura psichedelia con tutti i suoi crismi e un’estetica che ci proietta direttamente negli anni ’70. Il Tombstone Tour, che anticipa il loro “misterioso” disco di prossima registrazione, li porta al Ynot per riscaldare una serata invernale piuttosto umida. Il loro debutto live coincide con l’apertura del concerto londinese degli Os Mutantes, un’occasione per mettersi alla prova e per capire che la strada intrapresa è quella giusta.

 

Ooopopoiooo

 

Elius Inferno & The Magic Octagram

 

Articolo e Interviste: Claudia D’Aliasi
Riprese e Montaggio: Alessandro Farese e Ivan Mazzone
Fotografie: Alessandro Farese

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