Fuzz Orchestra & FulKanelli al Rainy Days

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Diario di Bordo: Rainy Days – Giorno 3
Lunedì 7 Dicembre 2015

Fuzz Orchestra“Il famoso metodo mitico, messo a punto nel saggio (1923) sull’Ulysses di J. Joyce, propone la necessità di collocare la conoscenza frammentaria del secolo a specchio di una tradizione che la illumini e le dia coerenza, facendo vieppiù risaltare lo stridore della diversità”. Queste poche righe dell’enciclopedia treccani spiegano piuttosto bene il motivo per cui oggi il metodo mitico potrebbe essere tranquillamente riconducibile, in ambito musicale, alla Fuzz Orchestra, che con il suo collage di voci cinematografiche, vecchi vinili, nastri, cortocircuiti e tanto rumore restituisce agli italiani non solo la sua cultura ma anche la sua capacità critica. La loro musica fornisce uno spiraglio sulla storia contemporanea, dalla resistenza, agli anni di piombo fino ad arrivare al capitalismo, al concetto di proprietà privata. Fabio Ferraio (Fiè) alla manipolazione sonora, Luca Ciffo alla chitarra e Paolo Mongardi (Fulkanelli, Zeus! e in passato anche Ronin) alla batteria, compongono un power trio devastante, heavy, stoner, brutale.

Dulce et decorum, “Morire per la patria” è il titolo provocatorio del loro ultimo disco, uscito nell’ormai lontano 2012 e supportato da 15 etichette (Blinde Proteus, Bloody Sound Fucktory, Boring Machines, Brigadisco, Cheap Satanism, Escape from Today, fromSCRATCH, HysM?, Il Verso del Cinghiale, Offset, Tandori, To Lose La Track, Trasponsonic, Villa Inferno e la Wallace). Ma non temete: il nuovo è pronto per la release, con qualche novità ma anche buone conferme: a lavorarci c’è sempre Enrico Gabrielli dei Calibro 35.

 

FulkanelliI FulkΔnelli (o FULkANELLI) aprono la terza serata del Rainy Days, al Black House Blues. Sempre Paolo Mongardi alla batteria, ma in un set completamente diverso, accompagna la chitarra di Christian Nardi (dei Ronin). Dopo “AGGARBATOO Vol. 1”, lo split in cassetta condiviso con Belokurov Vs Marziano e l’esordio omonimo in CD, arriva, unicamente in vinile, Harmonikes Mundi, un concetrato di impro kraut/psych/avant rock. Molto ritmo, molta follia, e chi più ne ha più ne metta. Il titolo rimanda a “Finis Gloriae Mundi”, libro sull’alchimia scritto dal misterioso autore che si nascondeva dietro lo pseudonimo Fulcanelli.

Fuzz Orchestra

FulkΔnelli

Articolo e Interviste: Claudia D’Aliasi
Riprese e Montaggio: Alessandro Farese e Ivan Mazzone
Fotografie: Alessandro Farese

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