CAMPAGNA, LA GUERRA DEI COLORI.

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Reportage dal paese della “Chiena”, dove il fiume scorre per strada.

Guerra dei Colori“Qua volano spugne!”, pensò dall’alto il turista di mezz’età spalmato sul parapetto della cattedrale di Santa Maria della Pace, a Campagna. Non che avesse torto, in effetti, perché da queste parti, in provincia di Salerno, c’è una tradizione lunga almeno sette secoli che dice, per esempio, che deviando verso il borgo il fiume che attraversa il paese, si fa prima a pulire le strade. E poi c’è un gruppo culturale, il Laboratorio Zeza, che su questa tradizione – che si chiama ‘a Chiena (“la piena”), e ogni estate porta l’acqua su fino alle caviglie, si è inventato un gioco: la Guerra dei colori. Organizzata dalla Proloco Città di Campagna questa manifestazione, riedita dopo qualche annata pigra e che dura da un decennio, è un tripudio di spugne bagnate di colori naturali, che viaggiano in velocità da una parte all’altra delle sponde del fiume Tenza, in una guerra di sorrisi e gavettoni, balli e il dj-set.

Guerra dei Colori 2Domenica tre agosto, lungo la riva le squadre sono l’una di fronte all’altra, anarchiche, rumorose, intergenerazionali, la cattedrale a fare da sponda per parare i colpi di chi ha voglia soltanto di guardare, o di ballare, o di fotografare. Per questo, del resto, il turista di mezz’età si è messo proprio in alto, ché a stare a metà, sui ciottoli negli anfratti che dal fiume risalgono verso la strada in paese, il rischio della secchiata d’acqua rimane. Tutt’intorno la montagna è come un cielo verde, e mitiga appena il caldo afoso delle tre di pomeriggio, ed allora in realtà è un gran momento, quello del gavettone d’acqua dritto in faccia, tarantolati dal garage dei Sonics, passando per i Sud Sound System, fino all’elettronica, fino a che non si fa fresco.

Luisa Corona del Laboratorio Zeza ci racconta di quando era piccola, che ‘a Chiena faceva la magia di portare “il mare in città”, e tutte le famiglie si mettevano il costume e scendevano in strada a rinfrescarsi. Poi la tradizione è diventata una festa e i forestieri incuriositi sono arrivati in paese, a vedere che cos’è questa idea di far scorrere il fiume lungo le strade. Così la tradizione si perpetua e si rinnova: attraverso la Guerra dei colori, attraverso la regola che tutti ormai conoscono, e cioè che quando c’è ‘a Chiena a Campagna o ti porti un cambio di vestiti, oppure sai che ti asciugherai al sole.

K-LoneIntanto si sono fatte quasi le sei e noialtri dal dj-set di Manuele Altieri ci spostiamo verso il Bar Pino – dove la buona musica indipendente è di casa (e dalla rassegna Sol-Palco lo sappiamo bene!) – per l’ultimo tempo della festa, seduti sui gradini, accompagnati dalle sonorità elettroniche live di K.LONE, il cielo verde sempre lì, con la luce che cala. E’ il paese della Chiena, dove l’acqua, di tanto in tanto, scorre per strada, e non c’è proprio niente di strano.

Margherita D’Andrea



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