Dopo l’incontro con Cinaski al Godot in occasione del reading “Non sembra neanche dicembre” lo scorso venerdì all’ex asilo Patria e Lavoro di Avellino, per la rassegna Chiediasilo – l’arte è reato, arriva un altro scrittore ‘Round Midnight. Andrea Donaera è un autore molto giovane che leggendoci parte del suo libro, un taccuino di forma e contenuto dal nome “L’amore, a dirlo, è una cosa difficilissima” ci presenta il suo personaggio-alter ego: Federì, un ragazzo salentino che scrive a se stesso sul taccuino che ha trafugato dalla libreria in cui lavora come commesso. In questo libricino le confessioni si mescolano con ricordi e brevi poesie in uno stile diretto e informale. “Questa cosa qui delle poesie” che accadono quasi per caso, senza una reale volontà o premeditazione, non è l’unica forma espressiva di Andrea che ricorre al teatro per dare sfogo alla sua passione per la regia. E alla presentazione del libro segue proprio la messa in scena del suo “René” ad opera della compagnia 4e48 con Alessandro Solidoro, Elena Stefanelli e Antonio Duma. René è un famoso pianista in crisi compositiva e da quando Alice lo ha lasciato anche la voglia di vivere lo ha abbandonato. Il rapporto con una madre severa e anaffettiva e una disperata ricerca di affetto e attenzioni sottendono tutta la pièce, un dramma basato su un duello dialogico che si sviluppa all’interno di un’unica scenografia semplice e scarna e in cui l’unica vera protagonista è la frenesia.

Andrea Donaera