“Oṃ” sembra soffiare il sassofono soprano, moltiplicandosi e sdoppiandosi in più e più copie concentriche. Arriva alle nostre orecchie come un ronzio di cornamuse che ci ipnotizza. Valerio Cosi ci sorprende, ci spiazza davanti alla tonalità piatta ed alienante della sua esibizione. Poche e lentissime evoluzioni ci danno l’impressione claustrofobica di essere in trappola, ma […]