Nel vasto e dispersivo calderone musicale che fornisce la rete è difficile pescare le note giuste. In vostro soccorso Made in Italy si propone come una sorta di piccola guida grazie alla quale è possibile ascoltare i lavori di band italiane soprattutto indipendenti, senza limiti di genere. Dal post-hardcore al synth pop passando per jazz-punk, la carrellata tocca varie influenze, per tutti i (buoni) gusti, scavando alla ricerca di progetti nascosti. Nuove proposte, gruppi che si autoproducono in totale libertà o che si affidano a piccole etichette fatte in casa, affrontando in modo positivo la crisi discografica e l’eccesso di produzione in un momento in cui tutti fanno musica. E’ questo il futuro: contrastare le major e le rigide regole proibitive del settore. Dalla Fallo Dischi alla Subcava Sonora, per quanto riguarda la Campania, da testi in inglese a quelli in napoletano, Made in Italy non tralascia nè snobba nulla ed è aperto ai suggerimenti degli ascoltatori e delle band che vogliono parteciparvi.
Di seguito vi proponiamo le prime due puntate della trasmissione in podcast.
Made in Italy
httpa://youtu.be/xQXkELnCpEk
Made in Italy vol.2
httpa://youtu.be/mf2jKAaKi2I
(nella foto i Drink To Me)
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