La seconda serata del Disorder ci ha donato emozioni forti e molto varie. New wave, garage e indie rock per tutti. Dalla nostra postazione (su una sorta di terrazzino) possiamo osservare sia i concerti che i tanti avventori sui gradini dell’arena.
Aprono i Grammophone, con la loro prorompenza melodica. Il rock e la poesia si incontrano in un equilibrio fra opposti: il caos e la quiete. Ogni canzone, trainata dalla forza della voce di Felice Calenda, sembra già un classico della musica italiana. Attendiamo l’uscita di “Multiverso” per l’etichetta Subcava Sonora.
Si cambia decisamente registro con le Winter Severity Index, un duo dark wave che ci spinge negli anni ’80 più tenebrosi. Simona Ferrucci e Valentina Fanigliulo (Mushy) uniscono il suono freddo del synth con suoni spigolosi e sequenze ipnotiche. Dopo l’ep omonimo esce Survival Rate, un ep di cinque tracce, l’ultima delle quali è un remix a cura di Luciano Lamanna dei Der Noir.
Infine un’esplosione di energia con gli Hot Fetish Divas, un power trio punk-rock’n’roll-garage. Picchiano duro, irresistibilmente trascinanti, chi li ascolta non può fare a meno di muoversi. Ironizzano sul rapporto fra uomo e donna: l’ultimo album si intitola “Natural inclination for pussy”, un inno all’amore.
Grammophone LIVE
Grammophone – Intervista
Winter Severity Index LIVE
Hot Fetish Divas LIVE
Hot Fetish Divas – Intervista
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