Più di un concerto. Racconti di vita vissuta, aneddoti, fotografie che ti restano dentro, come l’immagine delle ginestre giallissime contro uno sfondo nero di lava rappresa. Storie di incontri che non possono essere frutto di coincidenze: non devi conoscere a fondo una persona per considerarla amica, non devi lasciarti sopraffare dai pregiudizi, nelle piccole cose come in quelle più importanti.
Bob Corn è questo e tanto altro, porta sul palco Tiziano Sgarbi e la sua vita, fatta di tantissimi live e gente conosciuta lungo il cammino. Gli bastano il suo folk, una piccola chitarra (senza una corda da ormai quasi due anni) e dare il ritmo battendo i piedi infilati in un paio di sandali che hanno fatto chissà quanta strada in giro per il mondo.
Mezz’ora di brani scelti dai suoi album prima di lasciare spazio a Larry Yes and the Tangled Mess.
Volentieri fa a meno del microfono, si alza e va con I see a darkness mentre passeggia per la sala, si avvicina alla gente, si volta, torna indietro mentre siamo tutti rapiti e quella canzone non sembra più una cover di Bonnie “Prince” Billy ma diventa un filo che ci collega tutti e ci fa assaporare il vero significato di una delle canzoni sull’amicizia più belle mai scritte.
Come sempre, Grazie Tizio!
Speciale – Bob Corn LIVE
httpa://youtu.be/ddyRqunqp_o
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