Nino Bruno è un pezzo di storia. Prima con i Terrapin, poi con i Von Masoch: suoni hard con sceneggiate glam soppiantano il tappeto volante della new wave, trasformando i concerti in performance in cui prende vita il personaggio di Ninette. Da questo alla psichedelia e all’utilizzo di strumentazione d’epoca esclusivamente analogica.
Non mi sorprende affatto che una sua canzone sia stata prestata al personaggio interpretato da Sean Penn nel film “this must be the place” di Sorrentino: se vedeste i vecchi (e quasi introvabili) filmati anni ’80 di Nino Bruno trovereste più di una somiglianza con Ceyenne: capelli arruffati, il trucco sugli occhi, l’anima dark. Ma Nino Bruno non è il protagonista di un film, ha lavato via l’ombretto e alle prese con le sue 8 tracce ci riporta alle sonorità beat in un paradosso temporale, senza alcun revival.
Fra poco in diretta la registrazione – che risale a 9 mesi fa al Godot Art Bistrot di Avellino – nuovamente editata.
Nino Bruno e le 8 Tracce
httpa://youtu.be/WBmXqIFloZE
Quest’opera di Radio Cometa Rossa è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lascia una risposta