“Il livello di conoscenza è un fattore di uguaglianza per la società” ha giustamente sottolineato Sabino Cassese, presentando il libro di Giovanni Solimine “Senza sapere. Il costo dell’ignoranza in Italia”, il 4 dicembre nella sala “Bruno Ucci” del centro di Ricerca per lo studio del pensiero meridionalistico “Guido Dorso”. L’occasione è stata speciale, sia per l’importanza dei temi trattati dal libro, che per l’evento, che è stato uno dei momenti più rilevanti di un’intensa settimana di lavori per l’istituzione culturale avellinese, rilanciata dalla presidenza Cassese.
Il coordinatore del Presidio del libro di Avellino, Mario De Prospo, ha evidenziato, come nel corso della propria attività di volontariato, l’associazione si scontra giorno per giorno, con le deficienze dei servizi di accesso alla conoscenza per la cittadinanza. La situazione delle biblioteche avellinesi è emblematica.
L’autore ha sottolineato la mancanza, nel nostro paese, di “un ceto medio culturale” che possa allargare la base di fruizione delle attività legate alla cultura e alla conoscenza, al momento rette – come la lettura – da minoranze attivissime. Solimine ha poi sottolineato, un altro paradosso, tutto italiano, di pochi lavoratori nel settore culturale, paragonato con le principali realtà europee, ma contemporaneamente un altissimo tasso di disoccupazione di intellettuali.
L’incontro è risultato sentito e partecipato. Non sono mancati gli spunti di riflessione e confronto, in particolare sul ruolo delle istituzioni, della scuola e dei tanti sforzi messi in campo dai settori più attivi della cittadinanza e, dall’altra parte, delle difficoltà nell’intercettare, con queste attività, fette considerevoli della popolazione.
Quest’opera di Radio Cometa Rossa è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lascia una risposta