Sabato 7 febbraio, alle ore 17.00, presso il “Godot art Bistrot” di Avellino si è tenuto il secondo incontro della VI edizione del “Caffè filosofico del Godot”. La rassegna, curata da Leonardo Festa e patrocinata dal “Borgo dei Filosofi”, ha avuto questa volta come relatrice la dottoressa di ricerca in filosofia Carmela Covino, che attraverso l’analisi del contegno tra Jane Austen e Geroge Eliot, ha cercato di tematizzare l’emergere della interiorità umana all’interno della letteratura.
“Orgoglio e pregiudizio” della Austen, ci spiega Carmela, è generalmente inteso come il romanzo romantico per antonomasia, ma in realtà in esso non vi si trova quello che è l’io romantico, ciò che c’è di nuovo nell’autrice è la perfetta adesione tra l’azione dei protagonisti e la società d’appartenenza. Protagonista, nei romanzi della Austen, non è il sentimento, quanto piuttosto quel comportamento sociale in cui l’essere dei personaggi si dispiega totalmente, da qui ha inizio quello che possiamo definire il romanzo borghese.
Parlare qui di contegno ha il suo senso, ci fa notare la relatrice, nella misura in cui esso indica la perfetta corrispondenza tra il sentire e il comportamento: l’essere dell’individuo è in piena adesione con quella che è l’istanza sociale.
Con George Eliot (pseudonimo di Mary Anne Evans), scrittrice successiva alla Austen, assistiamo ad una svolta: il comportamento qui deve sempre corrispondere alla dimensione interiore del protagonista, per la prima volta, spiega Carmela, viene rappresentata una dimensione interiore la quale ha come sua antitesi un mondo esterno. Ciò nonostante vi è sempre la possibilità da parte dei protagonisti di un equilibrio tra le due istanze, l’azione infatti corrisponde pienamente all’interiorità. La protagonista di “Middlemarch”, romanzo della Eliot è sempre onesta nel suo agire rispetto a ciò che è il suo mondo interiore; l’Elizabeth Bennet della Austen, di contro, agisce sempre in un modo tale che ci sia piena adesione con quella che è la sua socialità.
A partire dalla svolta eliottiana, sostiene infine Carmela, il protagonista del romanzo diverrà il dramma interiore, ciò che emergerà è un fraintendimento sempre maggiore dell’azione umana a causa dell’ostacolante mondo esterno, da qui l’impossibilità di un’adeguamento del mondo interno a quello esterno, argomento sul quale i romanzi successivi verteranno.
Antonia Buono
Caffè Filosofico: Contegno
Ci vediamo il 14 febbraio con “amore platonico”.
Quest’opera di Radio Cometa Rossa è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lascia una risposta