Lo scorso giovedì 9 ottobre il Godot Art Bistrot ha messo allo stesso tavolo lettori, autore e editore, in una cena dai toni colloquiali che ha trasformato una classica presentazione in un’amichevole serata tra nuovi e vecchi amici. Raffaello Ferrante, tra un boccone e l’altro, ci ha parlato di “Orecchiette Christmas Stori” (‘Round Midnight 2013), il suo primo romanzo (e, a differenza sua, ci auguriamo non sia l’ultimo). Una storia di persone comuni, tutte che scappano o che inseguono qualcosa, con le loro sfumature, spesso tendenti allo squallido. Una sala bingo, sveltine con amanti esotiche, motorini truccati lanciati a tutta velocità, coltellate, spazzatura, anguille arrosto fanno da cornice e a ogni personaggio è affidata una piccola fetta dell’ultimo sprazzo della Vigilia di Natale, che a Bari si festeggia facendo particolarmente casino, tra botti e fuochi d’artificio, un po’ come se fosse Capodanno. Questo countdown verso l’ora X porterà al momento in cui tutto accadrà e ognuno di loro, da Vincenzo a Michela passando per ‘U Mazz, faranno i conti con se stessi.
Caporedattore per Mangialibri, Raffaello Ferrante ha partecipato al grande romanzo collettivo “In territorio nemico” (Minimum fax, 2013), ha pubblicato il racconto “Il lavoro logora chi ce l’ha” (Centoautori, 2007), vari racconti su antologie – Marchenoir (Italic peQuod, 2012 ), Gli schizzati (Photocity, 2012), Frammenti di cose volgari (BooksBrothers, 2009), Rien ne va plus (Las Vegas, 2009), Neromarche (Ennepilibri, 2008), e altri editi da Giulio Perrone editore -, e su riviste e quotidiani – Inchiostro, Colla, Prospektiva, L’Attacco -.
Ecco la nostra intervista a lui e al suo editore Domenico Cosentino.
C.D.
Intervista a Raffaello Ferrante e Domenico Cosentino
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