Due donne sentono sulla loro pelle e in ogni respiro il peso di vivere in un momento storico difficile, ognuna in modo diverso. Ma non restano ferme: si incontrano, si rimboccano le maniche, si calano nelle acque incerte del vivere e nuotano controcorrente, lottando nella speranza di non affogare. E’ qui che la dimensione individuale si allarga, iniziano a guardarsi attorno e a capire che questi problemi le accomunano ad altre persone, in tutto il mondo. Così decidono di partire per raggiungere i luoghi della crisi globale e di impegnare le loro professionalità allo scopo di scrivere una pagina di storia dal basso, raccogliendo le voci delle persone coinvolte e afferrando immagini del mondo in cui esse vivono, ricucendo, come in un patchwork, testimonianze e ricerche da canalizzare in un lavoro completo che è solo il primo capitolo di un disegno più grande che attende un seguito.
Il progetto “Il dito e la luna” nelle persone di Anna Coluccino (giornalista e scrittrice) e Pamela Garberini (antropologa e videomaker) realizza “Ctrl+Alt+Canc Arresta il sistema“, un documentario che si svolge in Grecia e che mette in luce gli effetti dell’indebitamento, delle pressioni economiche europee e del cambiamento politico in atto sulle vite dei singoli e della comunità.
La Grecia è diventata il target di un esperimento diabolico, uno spauracchio per intimorire gli altri paesi europei sotto scacco. Ci si indebita per andare in vacanza o per mandare i figli a scuola mentre il governo dei banchieri sperpera in spese militari e si tutela.
Le persone sono confuse e spaventate, c’è più rabbia che coscienza politica nell’immediato. A questo proposito prende la parola un giovane professore che si schiera contro la democrazia, nata proprio in Grecia, e a farvore dell’anarchia in quanto “lotta senza fine”.
Ma non basta chiedere agli intellettuali e ai greci che riempiono le piazze di Atene di raccontarci le loro storie, perciò Anna e Pamela gettano uno sguardo anche sul mondo degli immigrati. Il ritratto è quello di una sofferenza urbana in cui delusione, povertà, razzismo, mancanza di prospettive e di integrazione completano una situazione in cui il capitalismo mangia se stesso. Ma “nel mondo dei capitali siamo tutti immigrati”, siamo tutti simili ed esiliati, quindi l’altra faccia della medaglia riserva solidarietà e speranza nella condivisione.
Anna e Pamela sono partite con un carico di domande. Avevano deciso la loro meta fisica, ovvero la penisola ellenica come emblema ma anche come esempio pratico di uno scenario in crisi. Il documentario, però, riserva loro una sorpresa: nel viaggio l’importanza della meta ha lasciato spazio al rilievo del tragitto compiuto, quello che termina quando si riportano a casa gli insegnamenti raccolti fuori. Le ragazze sbattono la Grecia in faccia all’Italia, sua simile. Indicano con un dito, in modo chiaro, sta a noi guardare la luna.

L’intervista che segue è stata realizzata prima della loro partenza. Oggi pomeriggio è possibile vedere “Ctrl+Alt+Canc Arresta il sistema” in occasione del “FestivalStoria” di Napoli.

Il dito e la Luna

 

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