Salire sul palco, strapparsi letteralmente i peli del petto stretti in un pugno, buttarli sul pubblico come un prete fa con l’acqua santa per benedire i fedeli. Sì, perché alla base del rock c’è una fede, che unisce molto più delle religioni. La gente si abbraccia, suda insieme, urla le stesse parole, si è tutti fratelli per una notte!
Nelle nostre vene scorre la stessa voglia di fonderci con queste note. Non siamo fanatici, siamo semplicemente amanti della buona musica, perchè essa ci rappresenta, e le urla di Jacopo è come se ci appartenessero: sono le parole che avremmo sempre voluto urlare, ma che per mancanza di estro, di tempo e di coraggio abbiamo tenuto dentro, per anni. Dirle mentre siamo tutti insieme, abbracciati, sputarle fuori, mentre chitarre e batteria esplodono, è molto meglio.
Jacopo si spoglia fino alle mutande, si appende alla struttura delle luci e vola sul pubblico, sale e scende dal piccolo palco del Mamamù, abbraccia tutti, imita Capovilla per scherzare. Dalla performance dei grandissimi La Via Degli Astronauti, che hanno aperto il concerto, ai capolavori “Buio” e “Lista” (da Sfortuna) che hanno chiuso il live, siamo sfiniti dal caldo ma resistiamo, fino all’ultima goccia di sudore.
I Fine Before You Came sono tornati a Napoli, con tutta la loro energia, dopo sei anni di attesa. Ai nostri microfoni Jacopo Lietti e Filippo Rieder commentano la serata e il loro nuovo album Ormai.
Ma ormai è tempo di ascoltarli!
Fine Before You Came
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