Resistenza e amore oppure resistenza è amore? Questo verrebbe da chiedere ad Alessio Lega, cantautore di Lecce trasferitosi a Milano. Con sé porta la nostalgia del suo Sud e la tristezza di un momento storicamente complicato in cui ad essere precaria non è solo la situazione economica delle persone ma è soprattutto la speranza, messa a dura prova dalla mala politica.
I cantautori sono una specie a parte, guardati spesso con diffidenza perché intellettuali, commercialmente poco accattivanti, pungenti, ironici, diversi dalla massa perché non temono di dire cose scomode. Ma chi guarda con diffidenza la verità racchiusa in un libro e quella cosa tanto discussa che si chiama Cultura, non può capire fino in fondo un animo forte, appassionato, vivo, creativo e sognatore come quello di Alessio. Il suo concerto è completo, quasi una performance teatrale, perché dove la musica non basta arrivano le poesie e il racconto di aneddoti. Dagli immigrati a Carlo Giuliani, dal senso dell’anarchia a quello dell’amore, dal canto delle mondine a quello dei nuovi lavoratori, questo e altro trovano spazio sulla tavolozza variegata di cui Alessio si serve per dipingere un quadro che ci riguarda tutti. Si rievocano Georges Brassens e Leo Ferré, l’eroe buono Dino Frisullo e l’amico Michele Contegno. Non sono fantasmi evanescenti, tutt’altro: vivono attraverso la voce di Alessio, testimone sveglio e attento del nostro tempo.
Alessio Lega LIVE
httpa://youtu.be/rNlH5SVAZNo
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