E’ un blues accompagnato dallo scorrere delle fotografie di Raffaele Inglese per il progetto “City of silence” ad aprire il nostro primo appuntamento con LIBRI IN SCATOLA al Buatt lo scorso 13 marzo alle ore 22.00. Il nostro format è una variazione del LIVE IN SCATOLA pensato proprio per una cornice accogliente come il locale di Eboli (Sa) e pone al centro dell’attenzione autori contemporanei.

I nostri ospiti sono Domenico Carrara, autore di “C’è chi si lamenta della pioggia” (Homo Scrivens 2014), e Vittorio Capozzi, membro dei Tombosley che ci ha accompagnato con la sua chitarra. L’ultimo libro di Domenico è stato definito «un eccezionale documentario narrativo dal sapore lirico che squarcia una generazione e ci ricorda la prima e unica regola fondamentale di una buona comunicazione: saper ascoltare». Sessantaquattro interviste (raccolte nel blog le altre vite) rivolte a persone comuni per raccontare uno scorcio del periodo che stiamo vivendo. Un intreccio di voci diverse, spesso distanti, legate da una singola domanda: «Qual è il tuo rapporto con il presente?».
Ci sono Napoli e la provincia di Avellino, altre fette di mondo guardate da lontano. Ci sono il potere e la strada, il bisogno di sentirsi al sicuro o di essere indefiniti. Poi la pioggia, quella delle informazioni e l’informazione in cui trasformiamo noi stessi, ormai passati dalla paura del controllo alla paura di non essere visti. Ci sono la virtualità, gli schermi onnipresenti e sempre più sottili che separano la realtà dalla finzione. Tre anni attraverso uno sguardo che prova a farsi moltitudine pur restando personale, in un viaggio tra quotidianità e trasformazioni globali.

DOMENICO CARRARA è uno scrittore irpino, nato nel 1987 ad Atripalda. Attualmente vive a Grottaminarda (Avellino). Ha pubblicato la raccolta di poesie “A riprendere le stelle” (Filo, 2009) e quella di racconti “Binario 8” (Photocity edizioni, 2012). Ha curato il laboratorio artistico “Ma chi sono questi?” insieme con Lucia Schettino. Alcuni dei suoi testi sono comparsi nel catalogo foto-poetico “Pietre vive vol. 3” (Delta 3, 2013) e nell’antologia “I poeti irpini della società liquida” (Delta 3, 2014).


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