Visto che il lavoro, i figli, insomma le cose importanti possiamo scordarcele, allora tutte le cose inutili, anche quelle apparentemente più insignificanti, acquistano valore e soprattutto sono ciò che ci resta e a cui ci aggrappiamo, spesso con disperazione.
Tutte Le Cose Inutili (Leonardo e Francesco) fanno musica anomala: schitarrate, parole confuse un po’ cantante, un po’ urlate, un po’ sussurrate, con una batteria scassatimpani e una tastiera gem rodeo 49 dalle note soffici. Uno scontro fra opposti in cui emerge l’anima punk del duo. Impossibile non pensare a Le luci della centrale elettrica, ma i ragazzi di Prato sono più diretti, ironici e meno cerebrali. Il loro motto è “crederci sempre” e il loro essere ancora acerbi li rende spontanei e senza mezze misure, puri e di carattere. La parola per loro è fondamentale e i loro testi si trovano mischiati ad altri pensieri in un libricino che si chiama “Preghiere Underground”, che oltre a raccogliere i flussi di coscienza di Leonardo Scanzò, fa anche da contenitore al primo disco “E forse ne faccio due”, come se il primo fosse soltanto una prova, un trampolino per il secondo, il loro “figlio migliore”.
Tutte le cose inutili – Intervista
Tutte le cose inutili LIVE
Quest’opera di Radio Cometa Rossa è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Lascia una risposta