Reportage e foto di Vincenzo Moccia
Napoli, 29 novembre 2013 – Ci siamo. Il conto alla rovescia è finito. Il giorno del Novilunio 2013 è arrivato.
Nella formula della serata unica, seconda edizione del rinato festival dell’underground napoletano. E, in questo caso, il filo con la storica manifestazione degli anni ’90 si riannoda ancora più stretto.
La location, innanzitutto. Quella dell’edizione 2013 è un “posto” che per vocazione e caratteristiche ripropone intatto lo spirito dei luoghi “storici”: si tratta del Lanificio 25, struttura manifatturiera, recuperata alla contro-cultura.
E ancora, a ribadire il tema della serata, c’è il lavoro di ricostruzione e sistemazione di “quella” scena musicale, oggetto della pubblicazione di Dario Torre: un lavoro che offre la traccia per l’articolazione di una serata davvero speciale.
Contenuti al minimo gli inevitabili ritardi, è proprio la presentazione dell’attesissimo volume “Nessuna speranza, nessuna paura: il rock napoletano dagli anni 80 a oggi” che introduce la serata: occasione per chi non conoscesse l’autore di apprezzarne la comunicativa schietta, ma anche di incontrare una piccola ma dinamica casa editrice: a conferma del fatto che, oggi come in passato, nella nostra città c’è chi non si piange addosso, ma agisce. Suona, scrive, crea. Fa musica, fa cultura, fa.
Il pubblico si addensa, l’animazione sul palco cresce. Si parte dalla fine, dal progetto più recente: i Geometric Vision, con eleganti trame dark-wave a ri-tracciare l’architettura del Lanificio. Tocca a loro l’onore del primo passaggio di testimone.
Rapido cambio di palco e tocca ai Melt proporre l’incarnazione più squisitamente rock della scena napoletana che affonda le radici negli anni ’90, mai così vicini. Pezzi tiratissimi ed entusiasmo crescente per una band particolarmente amata, e non a caso.
A seguire, il jolly della serata: i Gatti distratti dalla luce negli occhi, in formazione acustica di tre elementi. Una leggenda nella leggenda: rivederli dal vivo è emozione pura! Peccato per un set troppo breve, tempo tiranno.
Nuovo cambio di palco, nuovo cambio di registro: i Narcolexia. E, come prevedibile, è un set incendiario: l’elettropunk declinato della band napoletana mantiene personalità e consistenza indiscusse per un impatto live impressionante, senza respiro.
E tocca ai Contropotere, icona dell’immaginario musicale underground. Più che un concerto, una performance. Tra recitazione e interpretazione, teatro e musica, dada e punk. Coinvolgimento totale del pubblico in un’esibizione sorprendente e assolutamente non convenzionale (video).
Tripudio finale di una serata unica. Rimane una sensazione di compattezza, a dispetto della disparità degli stili. Risultato del grande lavoro di selezione e preparazione di Dario Torre, che ha messo in luce il comune denominatore della scena musicale locale degli ultimi anni: la qualità.
E non meno piacevole è stato constatare come tanta qualità sia stata premiata da altrettanta partecipazione di pubblico.
Splendida location, organizzazione impeccabile, ottima musica: un Novilunio indimenticabile!
Presentazione di “Nessuna speranza, nessuna paura: il rock napoletano dagli anni ’80 ad oggi” di Dario Torre
Geometric Vision
Melt
Gatti Distratti
Narcolexia
Contropotere
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