Federico Preziosi, Pasquale Tomasetta e Raffaello Pisacreta sono gli Slow Motion Genocide di Avellino, un progetto strumentale che spazia dal post rock, all’hard rock passando per la new wave, da sonorità indie a ritmi esotici, senza porsi limiti, dando risalto alle chitarre e alla batteria.
Il primo Ep del 2007, cupo e distorto, lascia spazio alle atmosfere nuove di A Postcard From Far Lands, il primo dei tre capitoli di Unculture, principio di un lavoro che comunica senza l’uso di parole, attraverso ritmi variegati e melodie evocative che traggono ispirazione dalla lontana Ungheria ma anche da vecchie sigle televisive.
E’ come assistere a dei cortometraggi in musica, cartoline che formano un puzzle.
La copertina nasce da un luogo lontano, appunto: la Transilvania. Lo scatto di Kasia Wesolowska e la post produzione di Angelino Cecere fanno del bambino, rom in questo caso, un’icona, simile a quella che gli U2 hanno utilizzato per Boy e War.
Ma i luoghi lontani sono anche quelli che appartengono al passato, ignorato in un mondo senza memoria e in cui la mancanza di cultura ci trasforma in frammenti disgregati.
Federico ce ne parla nell’intervista che segue.
httpa://www.youtube.com/watch?v=RzGBNhY5CfI&feature=youtu.be
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