In settembre sarà nostra abitudine non (S)Consigliare il cinema italiano! Un poco per la kermesse veneziana appena conclusa e un poco (ma anche un tantinello di più) perchè è doveroso premiare alcune di queste pellicole scegliendo proprio la sala cinematografica e lì, in pace, consumare quelle che tutto sommato sono delle novità.
In uscita il 04 settembre (una vita fa ma visto che siamo una rubrica giovane ci perdonerete sicuramente) abbiamo “Belluscone“, dirige Franco Maresco (presentato nella sezione Orizzonti proprio alla 71esima di Venezia). Nella pellicola del regista palermitano, a tratti davvero originale, ci sono “moltissime cose”. C’è la Palermo popolare raccontata dall’impresario di cantanti neomelodici Ciccio Mira (vero protagonista), c’è la mafia, B., lo stato, i buchi neri, le mezze frasi, le feste di piazza, quel gran collezionista di libri antichi che è Marcello Dell’Utri (il regista lo riabilita a modo suo) e tanta nostalgia (almeno per me è così) per i lavori dell’ormai storico duo Ciprì-Maresco. Che dire ancora: “Silvio santo subito”; infatti, “Belluscone”, “successo di titolo”, e comunque vera e propria sintesi del modo di fare cinema a cui il regista palermitano ha abituato da anni il suo pubblico, ha finito con l’avvicinare gente, curiosi, spettatori, pubblico (mai così numeroso)… tutti lì, in piazza, anche per il “profumo” inconfondibile di B.
In fondo, due anni fa, Daniele Ciprì con il suo “E’ stato il figlio” fece lo stesso ragionamento… “Toni Servillo santo subito”.
Segnaliamo “Arance e Martello” del blogger Diego Bianchi, alias “Zoro”, in uscita il 05 settembre (lo hanno visto anche al lido “Evento speciale fuori concorso”); “I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo, dramma familiare in concorso alla 71esima tratto dal buon romanzo “La cena” di Koch Herman e “Vinodentro”, in uscita l’11 settembre.
Il noir dal retrogusto misterioso diretto da Ferdinando Vicentini con la colonna sonora di Paolo Fresu e l’interpretazione – fra gli altri – di un attore che stimo moltissimo…
“lo scultore Vincenzo Amato“, è la storia del wine writer Giovanni Cuttin. Consiglio vivamente la visione di questo film perché da appena un anno ho scoperto di essere poco idoneo all’assunzione di questi maledetti “solfiti”!
In uscita l’11 settembre ci sono anche “Senza nessuna pietà” e “La Zuppa del demonio“. Il primo, vero e proprio esordio al lungometraggio dell’ormai ex giovane attore Michele Alhaique, oltre ad essere tutto sommato un buon film (sezione Orizzonti alla 71esima), è una vera e propria prova di coraggio. Insomma, vai con lo slogan: “Tanta violenza di genere (e non è facile) in una Roma contemporanea fatta di criminali palazzinari… Bravo Savino!”
“La zuppa del demonio” invece, espressione di Dino Buzzati utilizzata per sintetizzare il duro lavoro degli operai di un altoforno, è un documentario diretto da Davide Ferrario che ci racconta attraverso le immagini messe a disposizione dall’Archivio Nazionale del Cinema d’Impresa del Centro Sperimentale di Cinematografia d’Ivrea come il progresso tecnologico ha finito col mutare la nostra società. CONSIGLIATO!!!
In uscita il 18 settembre abbiamo “Se chiudo gli occhi non sono più qui” di Vittorio Moroni (sicuramente più fluido rispetto alla versione presentata a Roma nel 2013) presentato in anteprima al Laceno d’oro (vedi foto); “La nostra terra“, vivace commedia/favola dai buoni sentimenti targata Giulio Manfredonia (forse un po’ troppo “Si può fare” ma credo che ormai si tratti di vero e proprio format); Anime nere, film di Francesco Munzi presentato in concorso alla 71esima (il film, ambientato ad Africo, paesino di ‘ndrangheta calabrese, è un lavoro egregio, potente, tratto dall’omonimo romanzo di Gioacchino Criaco .. CONSIGLIATO!!!) e “Un ragazzo d’oro“, ennesimo film di Pupi Avati… nonostante i buoni sentimenti
manifestati all’inizio di questo articolo… SCONSIGLIATO!!!! Largo ai giovani registi!
In uscita il 23 settembre abbiamo il film esperimento di Gabriele Salvatores “Italy in a day” (articolo a parte) e “La buca” di Daniele Ciprì, pellicola che attendo da quando ho pensato che “E’ stato il figlio” non fosse stato un buon film …
Buon cinema a tutti!
bardamù
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