Lo scorso sabato 25 aprile, sempre al Buatt di Eboli, abbiamo presentato per il terzo appuntamento di Libri in Scatola “Albe Scure, sguardi sulla cultura subsonica” (Arcana, 2015) di Letizia Bognanni e Roberta D’Orazio. Letizia ci ha parlato di come le due autrici si siano conosciute e di quanto la scrittura sia nata in modo spontaneo. Il risultato è un testo di critica che esplica in modo scorrevole e appassionato il background della band, ne svela le influenze e i collegamenti con la letteratura, il cinema e l’arte in generale. Non si tratta di un’esaltazione della loro musica ma piuttosto di un viaggio alla scoperta delle tematiche, del contesto, dell’evoluzione e della trasversalità di Samuel e compagni. Le notti torinesi sono il punto di partenza ma si approda facilmente sulle spiagge della Giamaica e ci si immerge nella nebbia e la pioggia di Bristol: la musica italiana si mescola col reggae e con il trip hop, senza però tralasciare il peso che l’elettronica e la new wave hanno ancora oggi nelle loro composizioni. L’estetica della band si arricchisce di un immaginario forte e provocatorio che deriva dal cyberpunk, che guarda al mondo in modo iperrealistico e al tempo stesso alienante, raccontando un’umanità di carne e cibernetica, di rapporti freddi, di amori impossibili e anche di violenza. Il lato sociale dei Subsonica sfocia spesso in quello politico, perché per vivere a pieno il proprio tempo è necessario capire da che parte stare. Non mancano le recensioni dei dischi, stralci di brani e testimonianze per completare uno sguardo “panoramico” su una parte della storia della musica italiana che non andrebbe affatto sottovalutata.
Gli altri Libri in Scatola sono dedicati a Domenico Carrara e Paolo Spagnuolo.
Claudia D’Aliasi
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