Catch the biggest fish in the ocean, then what? si chiede l’omino nell’opera di David Shrigley, eclettico artista scozzese (disegnatore, scultore, fotografo) che ha colpito l’attenzione del cantautore napoletano Francesco Bordo, in arte Nasov. Questa domanda, emblema di quanto sia insensato affannarsi a rincorrere la cosa più eclatante ma anche inutile, come “pescare il pesce più grosso”, è infatti diventata il titolo del suo primo vero e proprio album. Dieci canzoni, alcune nuove di zecca (come “Dying is easy”, “Natural Disaster”, “My friend got bitten by a donkey”) e altre già note ma riarrangiate e ri-registrate per l’occasione, finalmente raccolte in un’opera unica e imperdibile. “Adesso sono come le ho sempre pensate e volute dall’inizio – mi racconta Francesco – la forma è quella definitiva, sebbene sia sempre scarna. Il valore aggiunto è quello dato dalla bellezza di farlo in compagnia di amici come Luca Di Maio (Insula Dulcamara, ndr.), Sergio Salvi, Ciro Tuzzi (EPO, ndr), Stefano Pellone e Massimo Manzo (Sunneva, ndr) ma anche non professionisti (come Andrea Virgilio) di cui desideravo la presenza, anche solo per una sessione di backing vocals”. Il tutto è stato registrato al Crisma 33 grazie a Francesco Troise (fonico dei 99 Posse e membro del collettivo politico-musicale Get Up Kids). Il disco è autoprodotto, con il supporto della Fallo Dischi, di Marotta e Cafiero (per quanto riguarda la distribuzione e la promozione), seguendo la filosofia del “do-it-yourself” e del rifiuto del copyright a favore del Creative Commons. Infatti Nasov si è rivolto a Soundreef proprio per cercare un’alternativa valida alla S.I.A.E..
Il disco vede la presenza costante di voce e chitarra, è intimo ma è anche caratterizzato da un’ironia che all’autore “viene naturale”, a tal punto da renderlo capace di comporre brani malinconici con testi talvolta surreali.
Sulla copertina un piccione in movimento, quando gli chiedo il motivo Francesco mi risponde che la foto l’ha scattata lui in analogico qualche anno fa (“in quel periodo fotografavo solo piccioni!”) e nel disco, in effetti, c’è una vera e propria fauna fatta di gabbiani che rubano panini ai bagnanti, volpi che fanno paura, asini che mordono e foche bellissime.
In occasione della nostra seconda Kitchen Session (qui la prima con Philip Parfitt) abbiamo registrato qualche brano (uno con un coro davvero speciale!) ma se volete ascoltarlo dal vivo basta andare al Sottopalco del Teatro Bellini di Napoli il 22 dicembre alle ore 18.00 per uno showcase in acustico e al Release Party del disco il 27 al George Best.
Inutile pescare il pesce più grosso: basta “pescare” il disco giusto in un mare di musica, spesso troppo piatto per i nostri gusti. E il disco di Nasov è come un’onda che ci agita e ci travolge!
Claudette
regia: Al. Farese
montaggio: Ivan Mazzone
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