In questa fase storica fortemente influenzata dalla crisi economica Elementi propone al centro della seconda discussione prevista dal programma una riflessione necessaria sul rapporto fra economia e benessere. Il PIL (prodotto interno lordo) non considera e non comprende la poesia, i valori familiari, l’educazione, il coraggio, la giustizia, la felicità e tante altre cose che rendono la nostra vita degna di essere vissuta. Con questa considerazione che Robert Kennedy espresse nel 1968 alla Kansas University Margherita D’Andrea introduce il dibattito dedicato al FIL- Felicità Interna Lorda: laboratorio di misurazione quantitativa della scelta ecosostenibile.
Il Fil si propone come indicatore alternativo a quello monetario, contrapponendo al denaro parametri come la dignità umana, il grado di democrazia, la solidarietà, l’ecosostenibilità e l’equità sociale. Nel contesto globale esistono due realtà opposte: quella del liberismo delle multinazionali e quella “glocale” che tenta di salvaguardare la propria identità. Ma esse possono convivere?
Per darci delle indicazioni tecniche al riguardo interviene Giuseppe Quaresima, ricercatore in Economia all’Università di Malaga: “Per il pensiero dominante strutturato (capitalista) a ogni mezzo corrisponde un fine, attraverso il lavoro si raggiunge il benessere ed è il reddito che influisce sulla felicità. L’uomo, in questo ingranaggio, è visto come utilitarista, menefreghista, lupo con l’altro uomo, il cui compito è accumulare più beni possibili. Le uniche zone di luce sono rappresentate dal cooperativismo che resta, però, una forma di contropotere”. Quello di cui discutiamo è un problema di priorità e anche di relazione con il territorio: per i No Triv e i No Tav la salvaguardia dell’ambiente è più rilevante di eventuali benefici economici che possono apportare pozzi petroliferi o la costruzione di un treno superveloce.
I territori dovrebbero decidere insieme cosa sia la felicità e quali siano i mezzi giusti e condivisi per raggiungerla. Se un sistema, come quello capitalista, prevede il suicidio come risposta alla mancanza di risorse o le morti bianche in risposta alla mancanza di tutela, non è un sistema felice.
Nel concreto la testimonianza di Rossella Iacobucci del Social Market “Il solco magico” ci aiuta a capire che “non c’è un parametro univoco della felicità e questo rende impossibile la sua misurazione ma la cooperazione è l’unica risposta possibile poiché si basa su un’idea comune di felicità. Il problema è che la concorrenza prevista dal sistema capitalistico è incompatibile con la cooperazione, che invece prevede il rispetto del lavoro dell’altro”.
L’ultimo intervento è affidato a Roberto De Filippis di “Mesali, Transumanza gastronomica irpina”, “associazione che nasce dall’esigenza di un gruppo di ristoratori irpini di unirsi in un progetto culturale, oltre che gastronomico, e darsi una comune identità, pur mantenendo le diversità. Questa idea si contrappone sia alla concorrenza che spinge i ristoratori a sgomitare, sia allo sfruttamento politico dell’Irpinia vista come zona da animare nel periodo estivo e da abbandonare per il resto dell’anno”. Attivo da anni sul territorio, Roberto ha da poco realizzato un documentario con Daniele De Stefano e Giuseppe Orlandini: L’oro vero, resistenze contadine (ecco il trailer: http://vimeo.com/98623910). Il documentario, incentrato sul progetto di trivellazioni petrolifere in Irpinia, è stato proposto al pubblico di Elementi alla fine del dibattito.
In tema sempre con la salvaguardia del territorio, al tramonto, le ragazze del collettivo artistico Guerrilla Dancing si sono esibite nella performance “La Belle Et La Bête” il cui video, girato nei pressi dell’Ex Isochimica da Luigi Cuomo e Paola Bruno, è stato proiettato sul telone che sovrasta il palco (ecco il trailer: http://vimeo.com/97508480). L’appello delle Guerrilla girls è il seguente: “Può l’amore dei cittadini (Bella) verso i propri luoghi produrre un cambiamento reale e liberarci dalle maledizioni/ingiustizie perpetrate dall’uomo (Strega), di cui è vittima il territorio (Bestia)?”.
FIL: Felicità Interna Lorda
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