Il secondo giorno del Disorder 2015, festival ideato e organizzato da Macrostudio e che si svolge, per la sua quinta edizione, dal 18 al 22 Agosto nell’arena Sant’Antonio di Eboli, procede con i concerti di Ronin, Above the tree & drum ensamble du bit, Shit Kids Galore e Duna.
L’appuntamento con Videotape, parentesi dedicata alla videoarte, ci ha proposto “Narcisus’s Death” di Silvia Camagni, mentre la sezione Editoria ci ha fatto conoscere Giuseppe Palmisano, autore del libro “Oltrepensare” che raccoglie un progetto fotografico il cui scopo è giocare con corpi privi di azione e di personalità, abbandonati a se stessi in una condizione di sospensione, proprio come fossero oggetti.
Ad aprire le danze ci sono i Duna, vincitori del Contest del Disorder che permette a gruppi emergenti di esibirsi sul palco principale. I Duna sono Ringo, Alessandro e Claudio Rindone, Deisy Gentile, Rolly Vasquez e Tommaso Maffei. Vengono da Milano e ci propongono un misto originale di psichedelia e tribalismi. Una forte presenza di percussioni e un sound anni ’70 caratterizzano il loro album “La balena e la collina blu”, completamente autoprodotto. Dal vivo ci hanno conquistati.
Shit Kids Galore è un gruppo emo/post-hardcore di Napoli che ha debuttato l’anno scorso in apertura ai CRTVTR. Eredi dei Pedalò, hanno registrato una prima demo in presa diretta al Cellar Theory e successivamente il loro primo disco “stay young, be rad” che vede ancora la presenza di Emilio Costa (non più membro della band) oltre a Daniele Scarubbi e Francesco Nasti. Tutte le canzoni sono state composte tra l’Ottobre del 2013 e il Dicembre del 2014, registrate e missate da Andrea Sologni dei Gazebo Penguins e Federico Grella all’Igloo Audio Factory di Correggio (RE). La produzione è firmata Fallo Dischi, Neat is murder e Toloselatrack.
Above the Tree è un personaggio misterioso e multiforme, impegnato in progetti come M.A.Z.C.A., Gallina, Al:Arm! e nella sua collaborazione con la Drum Ensemble du Beat di Luca Rizzoli. Il progetto di Marco Bernacchia parte in solitaria nel 2006, da allora sono usciti album come “Blue Revenge”, “Minimal love”, “Wild” (con the e-side) e l’ultimo “Cave Man”, che vede la partecipazione anche di Glauco Salvo dei Comaneci. Il live, tutto sostenuto dietro maschere da volatili, è un vero e proprio percorso sonoro che dalle atmosfere cupe e cavernose prosegue verso sonorità ambient, psichedeliche e allucinate, poi sabbiose, rincorse da ipnotici ritmi tribali. Echi di Alan Parson e Pink Floyd incontrano la musica degli arborigeni e quella dei beduini, alla ricerca di un sound originale, filtrato attraverso una sensibilità di tipo occidentale che si inoltra in territori esotici ancora vergini. Due sessioni ritmiche, strumenti analogici e digitali, chitarra e pedali, effetti delay e reverse, col supporto di microfoni che amplificano e dilatano suoni ed emissioni vocali. Marco e Luca stanno per registrare un nuovo disco, siamo in attesa perciò di buone nuove.
in ARENA
* NIAGARA
* Moustache Prawn
* La Fine
* Buddha Superoverdrive
in ALTRAREA
* Celluloid Jam
* Frizzy Pazzy
EDITORIA
* Alessandro de Pascale
VIDEOTAPE
Kanaka project
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