Il GIANO WOOD ROCK è un festival che si svolge da tre anni a Nusco, precisamente in mezzo alle montagne di Fontigliano, e che dà spazio sia a grandi musicisti che a gruppi emergenti, in collaborazione con l’etichetta indipendente LaFabbrica. Ingresso gratuito e area campeggio per tutti, con falò accesi qui e lì per riscaldarci. Ecco il nostro reportage dell’anno scorso.
Il 16 agosto il tempo non sembrava promettere niente di buono, eppure il Giano l’ha spuntata, il vento ha spazzato via le nuvole e con esse la pioggia che per un po’ ci ha fatto temere il peggio. Sullo stage principale, in apertura, abbiamo visto l’esibizione degli Slamina, degli Inketha e dei Wonderpunk, tutti giovani emergenti. Poi è arrivato il turno dell’ospite tanto atteso, insieme con la sua straordinaria band: Giorgio Canali e i Rossofuoco.
Qui l’intervista di Paolo Spagnuolo durante lo ZIF.
Ex CCCP, CSI e PGR, dalla fine degli anni ’90, parallelamente ad altri progetti, si dedica alla carriera solista dalla quale scaturiscono album fondamentali come Rojo (2011), Nostra Signora Della Dinamite (2009) e Tutti Contro Tutti (2007) per La Tempesta Dischi. E in concerto ci ha proposto Alealè (Coule la vie), Nuvole senza Messico, Tutti gli uomini, Lezioni di poesia, Ci sarà, Precipito, Lettera del compagno Lazlo al Colonnello Valerio e altre ancora, trasmettendo la sua energia esplosiva ad un pubblico entusiasta. Non sono mancate perle, come le bestemmie davanti all’Abbazia di Santa Maria e le frecciatine al sindaco del paese.
Dallo stage secondario, a fine concerto, musica danzereccia per continuare a stare insieme fino alle prime luci dell’alba.
Di seguito le foto e il nostro video report.
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