Come abbiamo già detto qui, a breve ritornerà La Rua Catalana con un nuovo lavoro prodotto dalla Octopus Records di Giuseppe Fontanella (ex 24 Grana). Nell’attesa di questo disco vi proponiamo la video intervista che lo scorso settembre abbiamo dedicato alla loro esperienza nel convento di Zungoli, tra sala prove, natura e risate, fino all’arrivo del quartetto d’archi AReCHI, concludendo con scene tratte da un concerto dedicato all’Africa.

Erano gli ultimi giorni di un ritiro durato settimane che aveva come scopo l’isolarsi il più possibile da eventuali distrazioni e concentrarsi sulla scrittura e sulla pre-produzione del disco che i ragazzi stanno registrando proprio in questo periodo. Ascoltare i loro brani, vederli mutare sotto i nostri occhi, ascoltare le loro prove ci ha permesso di conoscere da vicino non solo l’evoluzione della band ma anche i diversi caratteri di Leonardo De Stasio (voce, chitarra acustica), Corrado Ciervo (violino, chitarra acustica), Marco Coviello (percussioni) e Vittorio Coviello (flauto traverso).
Dopo le prime ore insieme (e la prima cena) siamo diventati amici e abbiamo iniziato a condividere aneddoti e storie della nostra vita. La nostra reflex ha registrato alcuni di questi momenti per un lavoro di documentazione ma anche di condivisione: il video, infatti, è stato mostrato al pubblico in apertura di alcuni loro live, rendendo possibile una maggiore conoscenza di quanto sia impegnativo fare musica con passione e serietà.
L’album rappresenta per i ragazzi un momento importante: la dimostrazione di una crescita che avviene con impegno grazie anche ai numerosi concerti live collezionati dalla band. I prossimi sono: Il 30 maggio al Morgana (BN), l’1 giugno a Moiano (BN), il 5 giugno al Meeting del mare (Marina di Camerota, SA), il 9 luglio al Bulbart festival in supporto di Iosonouncane (Parco dei Camaldoli, NA) e il 27 luglio a Frittole (BN).

Claudia D’Aliasi