Uochi Toki

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Uochi TokiBasi elettroniche lontane dall’hip hop tradizionale, tendenzialmente noise, con incursioni nell’industrial, ossessive e sfiancanti accompagnano un parlato pungente, polemico, da grillo parlante che invece di cantare preferisce esprimersi con la slam poetry. I Uochi Toki si esibiscono il 23 luglio sull’ampia terrazza del Gesualdo in occasione de La Bella Estate proponendoci onde d’urto, visual realizzati dal vivo con una tavoletta grafica e testi che vanno dritti al cuore delle cose. Il brano di apertura è nato da una collaborazione con gli A034 e gli altri sono tratti da Macchina Da Guerra, Cystema Solari e Idioti.

Spesso le grandi opere letterarie iniziano con una lettera al lettore, a colui che, con un gesto di coraggio, decide di sfogliare la prima pagina (è il caso de “I fiori del male” di Baudelaire o de “I Saggi” di Montaigne, per esempio). Allo stesso modo i Uochi Toki, nel loro penultimo album, Macchina da Guerra -un vinile in versione limitata di 300 copie, autoprodotto e senza titoli alle tracce- si rivolgono all’ascoltatore, da subito e senza mezzi termini:
Sai solo guardare gente che pensa al tuo posto,
Tu non cerchi soluzioni, CERCHI CRISTO!
CERCHI IL CIRCO! NOI NON SAREMO MAI AMICI!

Uno schiaffo sonoro, una dichiarazione di odio, ma soprattutto un invito ad andare oltre, a superarsi, distaccarsi dalla massa a cui inesorabilmente tendiamo a omologarci, a distruggere il pensiero unico che ingabbia le opinioni in qualcosa di prestabilito. Il disco, un concept sulla Dea Violenza in cui appaiono personaggi come il poliziotto odiato per la sua divisa e il manifestante che agisce per slogan, si conclude con l’inevitabilità dello scontro con l’altro o comunque con la constatazione che amicizia e inamicizia sono due facce della stessa medaglia. Oggi le guerre si combattono all’interno dei condomini, come raccontano in Idioti. E anche Cystema Solari, l’ultimo album, realizzato in collaborazione con i Nadja, non può dirsi di facile ascolto, non è per niente accomodante, non rende semplice nemmeno la fruizione dei testi (che risultano spesso criptici poiché mescolano l’italiano all’inglese e al francese) con doppi sensi a scatola cinese. Eppure nessuna formula è definitiva: Napo e Rico non restano mai fermi, mutano ed evolvono. Stanno già registrando nuovo un disco, un doppio, e si dedicheranno alla realizzazione di video-trailer anche per altre band (come gli OVO).
I Uochi Toki rappresentano la voce fuori dal coro, l’underground che fa breccia nel popolare senza il bisogno di ricorrere al COOL, di prendere in giro chi li ascolta, di ripetersi, di autocelebrarsi.



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